Una ricerca scientifica recente spiega come l’uso dello smartphone nella crescita dei pre adolescenti di oggi impatta in modo negativo sulle capacità di apprendimento. Da questa base abbiamo analizzato come questo aspetto si rispecchia anche nell’ambito sportivo in cui sono riscontrati degli abbassamenti delle capacità cognitive e in più in generale le abilità mentali dei giovani portieri.
La ricerca condotta dall’Università di Adelaide e dal Telethon Kids Institute di Perth, pubblicata sul Journal of American Medical Association Pediatrics, ha confermato ciò che gli esperti di sviluppo infantile sospettavano da tempo: l’esposizione dei bambini più piccoli agli schermi può danneggiare le loro abilità cognitive, in particolare quelle legate all’aspetto comunicativo.
Lo studio, che ha coinvolto 220 famiglie australiane con bambini di diverse età, ha utilizzato smartwatch per tracciare i suoni circostanti, inclusi quelli prodotti dagli esseri umani e dai dispositivi elettronici. I risultati sono stati chiari: i bambini di 3 anni hanno mostrato una riduzione significativa nella produzione e nella partecipazione alle conversazioni ogni minuto trascorso davanti agli schermi. In media, i bambini passavano 2 ore e 52 minuti al giorno davanti a dispositivi come TV, smartphone e tablet, risultando in una perdita di oltre 1.000 parole degli adulti, 800 vocalizzazioni dei bambini e 190 conversazioni totali in una giornata tipica.
Ecco come tutto questo incide sulle abilità mentali…
Dobbiamo comprendere che durante la crescita le abilità comunicative sono in stretto contatto con ciò che riguarda lo sviluppo di una propria personalità e più in generale per quanto riguarda le abilità cognitive e di capacità esplicativa nei confronti della società.
In sostanza l’utilizzo dello smartphone durante la crescita limita una parte fondamentale legata allo sviluppo di conversazioni in famiglia e questo genera un mancato sviluppo di numerose capacità cognitive legate alla crescita.
Questo aspetto è tragico se si pensa che tutto ciò influisce anche sull’esperienza sportiva del giovane portiere per quanto riguarda le sue abilità mentali
Questa realtà la si può osservare se si cerca di analizzare quello che è un percorso di crescita di un giovane portiere nel settore giovanile della propria società.
Notiamo in continuazione portieri che possono essere dotati di buone caratteristiche tecniche ma quando si va ad analizzare la loro prestazione nel lungo termine le problematiche che incontrano sono spesso legate ad abilità mentali e comunicative.
Il VERO PROBLEMA è che si pensa ancora che la soluzione per porre rimedio a determinati errori che i giovani portieri fanno nel loro percorso di crescita siano legati ad aspetti tecnici, trascurando tutto quello che è il mondo dell’allenamento mentale, della gestione delle emozioni, del giusto approccio all’errore e dello sviluppo di una Leadership positiva.
Quello che sto cercando di dirti é che se si trascura l’allenamento mentale, cioè una sostanziale parte della crescita della abilità di un giovane portiere può essere compromessa in modo significativo
Questo non si limita solo alle abilità mentali ma anche a ciò che riguarda lo sviluppo della propria Leadership
Ricordi qui sopra quando dico che lo smartphone limita le abilità comunicative nella crescita di un bambino?
Ecco, questo nel ruolo del giovane portiere può portare a delle difficoltà legate allo sviluppo di una Leadership positiva all’interno del gruppo, in quanto va a limitare le proprie capacità di interazione con i compagni, i mister e l’allenatore dei portieri. Elementi che lo fanno percepire come un portiere con poca personalità ed autostima.
Per essere ancora più chiaro, se nel momento in cui cerco di fare un percorso di crescita con un giovane portiere e mi trovo di fronte un bambino/ragazzino completamente timido ed introverso, il mio lavoro diventa ancora più complesso e richiede più tempo per aiutarlo nel fargli comprendere quali sono gli strumenti per far esaltare il suo talento.
Cosa voglio dire esattamente?
Durante le sedute di allenamento con la sua squadra se ha questa indole appena descritta, subisce ogni secondo dell’allenamento e risulta PASSIVO ogni volta che mette piede nello spogliatoio e in campo.
Tutto il contrario di come è necessario ESSERE COME PORTIERE, già in giovanissima età.
Qual è la soluzione per aiutare tuo figlio giovane portiere a costruire una Leadership d’acciaio?
Chiaramente è utile partire nel comprendere come mai il giovane portiere subisce costantemente gli altri e l’ambiente e come mai tu genitore non sei riuscito ad aiutarlo in questo contesto.
Non è colpa tua ovviamente!
Tuttavia, il tuo compito è quello di crescere, formare, educare un ragazzo che si comporta bene nel mondo e riesca ad ottenere ottimi risultati a scuola… Poi il calcio… non è importante se diventa un campione.
Ok va bene!
Lui però ci tiene, è la sua passione, è il suo momento per sentirsi libero e allora ha bisogno di SENTIRSI SICURO e di esplorare questo mondo con CORAGGIO, senza paura.
Lo può fare trovando un formatore professionale e un metodo focalizzato sull’allenamento mentale, in cui entra piano piano in un processo di apprendimento delle sue aree di miglioramento caratteriali, prima di tutto come persona e poi come portiere quando scende in campo.
Questo “piccolo” lavoro iniziale lo rende consapevole che ha tanto potenziale da scaricare a terra, infatti, con degli esercizi specifici che può fare in autonomia e allo stesso tempo durante il confronto con compagni di classe, di squadra, amici, familiari, mister lo confortano nel fatto che ha TALENTO nel suo modo di comunicare e di agire.
La cosa interessante è che questa prima forma di consapevolezza lo rende più a suo agio, più inserito nel suo mondo e allora può osare un pò di più nell’emergere rispetto ai mesi precedenti e superare ostacoli che prima lo inibivano.
Ovviamente, questo è un primo passo ma è quel passo tanto GRANDE che lo toglie dall’imbarazzo di non sentirsi davvero lui e schiacciato da un enorme masso di timidizza e bassa autostima.
Più avanti, con un lavoro più profondo invece si costruisce davvero una corazza di leadership fatta di tutti gli strumenti per vedere tuo figlio camminare con le proprie gambe e potenzialità nel mondo.
Tutto ciò che desideravi da tempo ma che mai nessuno ti ha aiutato a trovare una soluzione seria e concreta.
In conclusione, restando coerenti alla ricerca, voglio solo dire che eliminare l’uso di smartphone e tablet ai ragazzi è pressochè impossibile, la cosa giusta da fare è quella di prendere atto che ci sono metodi professionali che possono allenare mentalmente le abilità di tuo figlio e renderlo consapevole che può guidare le sue scelte anche se oggi è ancora “piccolino” per rincorrere i suoi sogni come ragazzo e come portiere.
Per scoprire i benefici dell’allenamento mentale e capire come anni di esperienza e di ricerca hanno portato allo sviluppo di un Metodo Professionale di Allenamento Mentale per il giovane portiere, acquista subito il mio libro cliccando qui sotto…
Fuoco, Forza, Fede
Daniele Rolleri
Primo Esperto in Italia nello sviluppo della leadership del giovane portiere