Ora finalmente si inizia a percepire un ritorno alla vita normale.
Una normalità fatta di ripartenze: la scuola, gli allenamenti, il campionato e i tornei.
Da un lato vedo serenità e spensieratezza nei comportamenti dei giovani portieri che hanno voglia di giocare e stare insieme ai loro pari età.
PERO’ C’È UN PROBLEMA
Dall’altro lato, durante le sessioni private in campo e online, noto che i giovani portieri sono spesso spaesati e insicuri.
Spaesati perché questa ripresa a una nuova normalità non è semplice. Infatti è da tempo che non si confrontano con altri bambini o ragazzi e di conseguenza non sono più abituati a sopportare e a superare i momenti di difficoltà che possono capitare lungo la stagione calcistica o durante l’anno scolastico.
Tutto questo provoca in loro insicurezza.
Questa poca sicurezza si vede innanzitutto nell’approccio alle attività che compongono la loro giornata per poi trasmettersi in tutto ciò che fanno.
- Paura di intervenire in classe
- Paura del confronto con i compagni di classe o di squadra
- Timore nell’uscire su un cross o di intervenire in una situazione cruciale
Pochi esempi ma decisivi nell’identificare un momento di stallo emotivo che potrebbe compromettere la crescita e il futuro di tuo figlio a livello personale e sportivo.
La cosa preoccupante è che non ha tra le mani degli strumenti per cavarsela da solo.
Di fatto, rispetto al periodo pre-covid dove stava creando esperienze per la propria vita, con la pandemia invece tutto è stato cancellato.
Tuo figlio oggi ha tra le mani un foglio bianco dove scrivere la propria storia, il proprio presente, la propria esperienza e le soluzioni che le sfide personali e sportive chiedono di trovare per diventare una persona e un portiere di valore.
TUTTO MOLTO BELLO MA…
Quali strumenti ha a disposizione per diventare un leader positivo in campo e nella vita di tutti i giorni?
Là fuori puoi trovare la scuola che è in estrema difficoltà nelle modalità di insegnamento perché è in continua rincorsa di stabilità emotiva, educativa e formativa.
Questo perché ancora in piena emergenza con classi in quarantena, contatti con positivi ecc.
Società di calcio che organizzano sempre più tornei, amichevoli e poi partite di campionato ingolfando così la testolina di tuo figlio che da un giorno all’altro si ritrova a giocare due/tre partite ogni weekend, contro alle spalle due anni di stop forzato.
Tutti questi fattori portano ad una conclusione:
TUO FIGLIO NON È IN GRADO DI AFFRONTARE TUTTO QUESTO DA SOLO
É proprio così, tutte le esperienze che vive durante la sua giornata generano tantissime emozioni e pensieri che sono un carico importante per la mente del giovane portiere.
Come se non bastasse il nostro ruolo è caratterizzato da molti momenti in cui si rimane soli a risolvere situazioni delicate e in cui tutti si aspettano che le risolviamo.
Di fatto sono moltissime le occasioni in cui tutto è nelle mani del giovane portiere che sentendo sulle spalle questa responsabilità enorme tende ad avere un atteggiamento passivo che lo porta all’errore.
ECCO QUI LE CAUSE DEL CROLLO EMOTIVO DEI GIOVANI PORTIERI DEL 2022.
Sono certo che dopo aver letto fino a questo punto tu ti sia posto delle domande in merito al modo in cui educhi e cresci tuo figlio.
- Lo sto facendo nel modo corretto?
- Devo lasciargli più autonomia o devo seguirlo di più?
- Cosa potrei fare per aiutarlo in queste situazioni?
TU GENITORE NON SEI AFFATTO RESPONSABILE DI TUTTO QUESTO
La vera domanda da porsi è: “A chi affido la crescita personale e sportiva di mio figlio?”
Questo perché il giovane portiere trascorre molto tempo con insegnanti, formatori ed allenatori.
Tutte queste figure giocano un ruolo fondamentale nella crescita di tuo figlio. Sono figure che inevitabilmente prende come riferimento nelle diverse attività che svolge.
Proprio per questo è necessario che tuo figlio sia circondato di persone e formatori professionali che siano in grado di trasmettergli conoscenze e comportamenti che saranno utili a lui per essere autonomo e consapevole delle scelte che fa.
È FONDAMENTALE AVVALERSI DI UN FORMATORE CERTIFICATO
Là fuori ci sono centinaia di allenatori che trascurano tutto quello che riguarda il lato umano del giovane portiere concentrandosi solo ad allenare ogni esecuzione con decine di ripetizioni, sono maniaci della tecnica.
Questo oltre a non consentire lo sviluppo di un rapporto umano tra allenatore e giovane portiere, porta quest’ultimo a imparare solo a eseguire a memoria un gesto senza rendersi conto di cosa sta facendo, del perché e di come questo lo possa aiutare in gara.
Quello che invece serve al giovane portiere è un metodo di lavoro strutturato da un formatore certificato e basato su obiettivi condivisi.
Obiettivi che partono innanzitutto dalla sfera personale per poi passare alla sfera sportiva.
Tanti allenatori svalutano o non considerano la sfera personale perché non la ritengono importante ai fini di una corretta realizzazione dell’esercizio.
Ed è qui che sbagliano.
La condizione mentale rappresenta l’80% di una buona riuscita di un gesto. È fondamentale costruire una leadership e un atteggiamento positivo che possano permettere a tuo figlio di esprimere il suo vero valore.
Solo conoscendo a pieno i propri punti di forza e imparando a gestire le proprie emozioni tuo figlio sarà in grado di affrontare e risolvere tutte le difficoltà che si presenteranno lungo il suo cammino personale e sportivo.
Se vuoi conoscere una volta per tutte come incontrare un formatore certificato per lo sviluppo della leadership del giovane portiere scopri come far partecipare tuo figlio al Portiere Day Super Star di X aprile ad Albano Sant’Alessandro
Se anche tu vuoi conoscere una volta per tutte come incontrare un formatore certificato per lo sviluppo della leadership del giovane portiere…
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Per informazioni immediate su come partecipare chiama ora Francesco al numero gratuito 3505205325 oppure clicca qui.
Forza, Fuoco, Fede
Daniele Rolleri
Primo Esperto in Italia nello sviluppo della leadership del giovane portiere