Sono settimane ormai che numerosi genitori mi chiedono un confronto su quanto sta avvenendo in campo ai loro figli giovani portieri.
Tutto inizia a fine settembre quando avviene il primo episodio, in cui un genitore di un nostro iscritto mi racconta che l’allenatore della squadra del figlio lo sgrida ripetutamente con “parolacce” durante la partita di campionato.
Il genitore accusa il colpo ma allo stesso tempo non reagisce alle “provocazioni” lanciate al figlio perché per prima cosa è un evento inaspettato che non si sarebbe mai aspettato e secondo perché anche altre persone in tribuna danno seguito alle imprecazioni dell’allenatore.
“Daniele, io sto zitto perché non so come comportarmi in questa situazione. In più, non so cosa dire esattamente a mio figlio”… mi dice il papà.
A scrivere queste parole mi passa ancora un brivido per tutta la schiena, credimi.
La cosa interessante è che questo genitore cerca subito un confronto con me e insieme diamo una chiave di lettura di quanto successo.
Questo per dare gli strumenti giusti al figlio giovane portiere di superare l’evento come aspetto formativo e di crescita.
Di seguito, con il genitore abbiamo trovato una strategia di comportamento funzionale per evitare che avvengano nuovamente questi episodi in campo e in tribuna.
Stiamo Parlando di Giovani Portiere tra i 9 e i 13 anni…
Cosa Sarebbe Successo se questo papà fosse andato dritto dall’allenatore a fine partita?
Non oso immaginare il parapiglia generale e quanti insulti si sarebbero sollevati.
Un caos unico che avrebbe danneggiato solo una persona… il GIOVANE PORTIERE!
Fortunatamente questo papà ci conosce da un pò di tempo e segue alcune delle nostre indicazioni per crescere il figlio giovane portiere responsabile e motivato a continuare a gestire il ruolo nonostante possano accadere questi episodi.
Episodi che personalmente NON TOLLERO e NON ACCETTO su giovani portieri davvero piccoli e in età pre adolescenziale.
Dopo questo evento allora inizio a girare sui campi della provincia e in determinati casi questi episodi si ripetono senza sosta.
Tempo di riprendere la settimana di allenamento ed ecco ancora molti altri episodi simili di altri giovani portieri iscritti al nostro centro di allenamento.
In più, questa mattina mi sveglio con questi messaggi sul cellulare:
Come Può un Genitore Sostituirsi ad un Allenatore per Far Continuare ad Amare il Ruolo che ha Scelto Suo Figlio?
E’ Sua Responsabilità Farlo?
La Risposta è NO!
Partiamo per gradi.
Non è che tutti gli allenatori delle giovanili là fuori hanno questo comportamento, non voglio di certo generalizzare.
Ce ne sono moltissimi davvero in gamba, che oltre a gestire il gruppo sanno perfettamente come rapportarsi con il ruolo del giovane portiere nelle loro squadre.
Alcuni di questi sono appunto anche gli allenatori delle società affiliate a noi, i quali si confrontano ripetutamente con i nostri esperti di porta per dare continuità al percorso di crescita di ogni singolo giovane portiere.
E credimi che qui i risultati sono davvero eccezionali.
Altri sono persone che ambiscono a migliorare le loro qualità da allenatore attraverso la conoscenza della gestione dei giovani portieri e chiedono di formarsi e confrontarsi con noi per essere più efficaci nel loro lavoro con i giovani appunto.
Sfortunatamente però come nelle favole più belle c’è sempre la figura del “cattivo” che terrorizza una piccola creatura che sta cercando di imparare e crescere facendo un ruolo di grandissima responsabilità.
Mi rivolgo a te allenatore delle giovanili con la speranza che queste mie parole siano uno strumento per migliorare il tuo modo di essere un allenatore completo.
Non è certo la mia intenzione quella di farti passare il “cattivo” della storia.
Voglio solo dirti che ricerche scientifiche dimostrano che gli insulti su bambini per offendere e svilire un comportamento o un “errore di gioco” causano danni permanenti notevoli.
Questo perché il carico di svilimento e umiliazione che gli viene buttato addosso uccide completamente la sua autostima e cambia la sua percezione del mondo.
Esempio: Commetto un errore banale/Mi sgridano = Sono Stupido/Inadeguato/Fuori Posto
Un bambino quindi cresciuto attraverso la critica, la punizione, gli insulti sarà un adolescente e un adulto con gravi difficoltà comportamentali e relazionali.
Personalmente se fossi un allenatore non vorrei mai che un mio giovane portiere se ricordasse di me perché lo insultavo, lo criticavo, gli facevo ripicche o vendette.
Io credo che vorrei essere ricordato per il bene che ho fatto, per avergli fatto credere che era il mio campione, il mio numero uno, la mia speranza di vittoria delle partite.
Sia il giovane portiere titolare sia quello che giocava un pò meno, ma altresì importante per me e per lui per crescere tutti insieme con lo stesso coraggio, la stessa forza, la stessa autostima, e la stessa personalità.
Questo dovrebbe essere un successo per un ALLENATORE.
Non vincere delle partite sapendo o facendo finta di nulla che a casa ci sono dei componenti della squadra infelici, che piangono e che vogliono smettere di essere dei numeri uno.
Per evitare che questi episodi si possano ripetere ancora sui nostri campi di gioco invito te genitore a segnalarmeli qualora tuo figlio ne fosse vittima.
E invito te allenatore delle giovanili a informarti un pò di più sulla gestione dei giovani portieri, in quanto neppure corsi anche professionali trattano questo argomento, con persone che hanno creato un percorso di crescita per il ruolo del giovane portiere.
Chiama ora il mio staff al numero gratuito 3505205325 o manda una mail a [email protected] in modo tale che dopo un confronto possiamo scoprire insieme quali sono le aree di miglioramento di tuo figlio
Fuoco, Forza, Fede
Daniele Rolleri
Primo Esperto in Italia nello sviluppo della leadership del giovane portiere