[FINALMENTE CI SIAMO!]
Con Questa Pagina Daniele Rolleri ti invita ai suoi straordinari, strepitosi e irripetibili
“CAMP ESTIVI PORTIERI CON PREPARATORI SPECIALIZZATI NELLA COSTRUZIONE DELLA LEADERSHIP DEL GIOVANE PORTIERE“
Per i Giovani Portieri nati dal 2000 al 2011
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Inserendo i tuoi dati qui sotto ti invieremo tutte le informazioni di cui hai bisogno per conoscere le località, i preparatori, e le modalità con le quali il giovane portiere può realizzare, una volta per tutte, il suo sogno di allenarsi con preparatori che hanno giocato è allenato in serie A.
COMPILA IL FORM QUI SOTTO PER BLOCCARE SUBITO IL TUO POSTO E SARAI CONTATTATO IMMEDIATAMENTE DAL NOSTRO STAFF:
[contact-form-7 id=”202″ title=”INFO CAMP 2017″]
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I POSTI SONO LIMITATI!
Le strutture ci consentono di portare un determinato numero di giovani portieri e siccome abbiamo già riservato numerose iscrizioni ai nostri iscritti, ora è il momento di bloccare il tuo posto parlando con il nostro staff.
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ATTENZIONE!
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Una volta inserito i tuoi dati, indica nello spazio dei commenti le informazioni utili di cui hai bisogno.
Quello che dovrai fare sarà:
- Chiedere la disponibilità
- Indicare orario preferito per essere contattato telefonicamente dal nostro staff
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PRIMA PERO’ VOGLIAMO RACCONTARTI IL MOTIVO PER IL QUALE I NOSTRI CAMP ESTIVI SONO DIVERSI DA QUELLI CHE TROVERAI LA FUORI!
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Sono Daniele Rolleri e Voglio Raccontarti la Storia della Distruzione del Sogno di un Giovane Portiere che Puntava alla Serie A e Come Oggi è Riuscito, dopo mille difficoltà, a Prendersi la Sua Rivincita Più Grande.
Ebbi 8 anni quando iniziai a tirare i primi calci al pallone, distruggendo i vetri del garage di casa e i fiori colorati di mia nonna.
Un uragano che passava per il cortile e distruggeva tutto in un lampo, scatenando le ire delle persona che ha contribuito a far nascere il sogno dentro di me.
Fu proprio mia nonna che dopo l’ennesimo vetro e geranio distrutto, prese la sua bicicletta, mi ci caricò sopra di peso e mi portò al campetto dell’oratorio.
Mi lasciò lì, dicendomi che ci saremmo visti dopo poche ore, mi presentò all’allenatore e sparì dal nulla, come fa un mago con gli oggetti nei suoi spettacoli di magia.
L’allenatore mi chiese subito: “In quale ruolo vuoi giocare?”
Io non so davvero perché gli risposi deciso, ma a quella domanda sentii il fuoco dentro di me ardere sempre più forte.
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Respirai, presi coraggio, forza e decisione: “IO SONO UN PORTIERE”
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Stupito l’allenatore mi mandò tra i pali e da lì non ne uscii più.
Sentii subito che era la mia casa, la mia fortezza, la mia libertà, la mia gioia, la mia passione, il mio sogno…
Quel sogno che allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, ebbe un nome, scritto indelebile nella mia mente: SERIE A.
Mia nonna finalmente fu sollevata, i pomeriggi furono più tranquilli, senza uragani in giro per casa ed io contento in un campo da calcio.
Dopo due anni giocati nella squadra del paese, ecco la chiamata dell’Atalanta Bergamasca Calcio.
La mia famiglia rimase incredula, io di sasso… non potevo credere a quella chiamata.
Organizzarono una partita amichevole per visionare me, Atalanta Vs Aurora Trescore.
Avevo 10 anni e il mio sogno iniziò a prendere forma.
Dopo la partita rimasi ad allenarmi con i miei “nuovi compagni”, mentre quelli con cui giocai fino a qualche minuto prima se ne andarono, lanciandomi sguardi d’invidia.
Pochi giorni dopo, arrivò a casa una lettera con il simbolo della Dea, mia nonna la aprì… iniziò a piangere così come il resto della mia famiglia.
Erano lacrime di gioia, perché in quella lettera ci fu scritto che era il nuovo portiere dell’Atalanta Bergamasca Calcio, categoria esordienti.
Solo dopo due anni tra i pali, ebbi la possibilità di giocare contro le squadre più blasonate d’Italia e non solo.
Allenarmi con giovani calciatori di talento ed essere allenato da grandi preparatori, del settore giovanile più importante d’Italia.
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Tutto molto bello… ma dopo qualche anno…
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Le mie prestazioni non furono all’altezza di una squadra professionistica e il mio talento non fu supportato dalla capacità di reggere mentalmente un sacrificio come lo è giocare tra i professionisti.
Anche quel giorno fu un giorno di primavera, caldo…
Fu il giorno dell’ultima partita stagionale.
Mi accompagnarono i miei genitori al campo, con la loro Fiat Uno Rosso fiammante, quella che mi portò per anni avanti e indietro da ogni allenamento.
Salutarono l’allenatore e il suo staff chiedendo anche della mia riconferma per la stagione successiva.
Alla risposta positiva del mister i miei genitori dovettero partire per un impegno e mi lasciarono lì al campo per affrontare la mia ultima partita dell’anno, che si sarebbe conclusa poi con un pranzo con tutti i giocatori, i genitori e lo staff.
Verso la conclusione del pranzo, il mister si alzò per fare un discorso.
Tutti rilassati pensarono al classico discorso di fine stagione, invece era un messaggio per me, in diretta, senza i miei genitori presenti.
“Dal prossimo anno NON sarà più con noi Daniele perché arriverà un altro portiere in prova che lo sostituirà”
Dal caldo torrido a un gelo glaciale!
Nessun presente fiatò.
Passarono secondi di silenzio fino a quando non iniziai a singhiozzare e a piangere disperato.
Fuggii all’interno dell’abitazione in cui pranzammo, mi fermai davanti ad uno specchio.
Fissai il mio viso in lacrime.
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Ero un ragazzino… in lacrime.
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Come mai quella crudeltà senza i miei genitori a supporto? Come mai lì in mezzo a tutti, da solo?
Lo specchio sembrò andare in mille pezzi, proprio come il mio sogno.
“Quell’immagine del mio volto distrutto fa parte di me e nessuno me la potrà mai cancellare.”
Mi dissi così in quel momento, per cercare di darmi forza e trovare una risposta a quel sogno infranto da poche parole ma pungenti.
Arrivò un genitore, non mi disse nulla, mi asciugò le lacrime e mi portò a casa senza dirmi una parola.
Mi consegnò alla mia famiglia asciugandomi ancora una volta le lacrime.
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“Il mio sogno è finito!” dissi ai miei nonni.
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Passai un’estate a cercare squadre per portare avanti almeno la mia passione, perché dopo tutto, l’Atalanta non mi piazzò da nessuna parte.
Restai a piedi a 13 anni, senza squadra.
Fortunatamente, ci fu un allenatore che di mestiere si occupò di recuperare i giovani “col sogno infranto” raggruppandoli in una squadra in una società di paese.
Dal professionismo dunque passai al dilettantismo, così come iniziai a 8 anni.
Fu un periodo bruttissimo!
Nelle squadre in cui militai mancò sempre la figura del preparatore dei portieri e mi ritrovai con mio padre ad allenarmi ogni sabato mattina.
Esordii a 16 anni in Prima Categoria e in Prima Squadra, ritornando dopo 3 anni ad essere allenato da un preparatore dei portieri.
Dalla prima categoria scalai tutte le categorie arrivando alle Serie D, per poi con gli anni e per la “regola dei giovani” scendere di categoria e stabilizzarmi tra la Promozione e l’Eccellenza.
Tutti questi anni ebbero un denominatore comune: la mancanza di preparatori dei portieri “professionali”.
Intendo che nella mia carriera da dilettante posso dire di aver incontrato davvero pochissimi preparatori che migliorarono le mie prestazioni.
Solo 2/3, tutti gli altri sono stati ottimi mantenitori delle mie caratteristiche.
Un portiere fa la differenza quando è allenato da un preparatore che migliora e non da un allenatore che mantiene.
Con gli anni allora, mentre diventai più grandicello e maturo mi presentai alle società nelle quali militai come portiere della prima squadra, anche come preparatore dei portieri del settore giovanile.
Questo per dare a loro la possibilità di NON ESSERE LASCIATI SOLI, l’esatto contrario di quello che successe a me dopo il professionismo.
Il Giovane Portiere è una risorsa, è una perla rara, che deve essere lucidata in ogni allenamento, per poi splendere durante la partita.
Se questa perla viene dimenticata inizia ad appannarsi di nero, si degrada, smette di splendere e rimane solo un perla scadente.
Questo è il giovane portiere inteso dalla SOCIETA’ DILETTANTISTICHE là fuori.
Con tutta la mia passione e il mio cuore ho pensato che fosse arrivato il momento di cambiare questa situazione.
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I giovani portieri hanno bisogno di MIGLIORARE e di SPLENDERE come delle PERLE RARE.
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Oggi finalmente all’età di 34 anni posso dirti di avercela fatta, fondando il Primo Metodo in Italia dedicato allo Sviluppo della Leadership del Giovane Portiere.
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Sì VOGLIO PARTECIPARE AL CAMP!!
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Il Metodo di Allenamento consente al giovane portiere di MIGLIORARE tecnicamente e caratterialmente, allenamento dopo allenamento.
Ogni giorno quando guardo negli occhi, ogni singolo portiere degli oltre centinaia di ragazzi che fanno parte del centro, vedo il loro sogno… il mio sogno…
Però loro sono fortunati.
A differenza mia hanno istruttori specializzati che possono alimentare ed avvicinare le possibilità di diventare un portiere forte e sicuro come un vero numero uno.
La mia Serie A da oggi in poi sarà dare un METODO PRATICO ad ogni giovane portiere, e ad ogni genitore che mira al grande calcio.
… e di questo ne sono davvero felice, perché già alcuni nostri giovani portieri dopo il percorso insieme a noi, militano in società professionistiche e nelle nazionali italiane under.
… e ricorda …
“Mira alla Luna, Anche se la Manchi Atterrerai tra le Stelle”
Daniele Rolleri
Il primo istruttore specializzato nella crescita e nella formazione del giovane portiere
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Ecco Come e Dove si Svolgeranno i CAMP ESTIVI di CRESCERE PORTIERE!
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Brescia (Bs)
Una settimana di allenamento tra il contesto cittadino e la Val Trompia, in cui lavoreremo sulla crescita caratteriale del giovane portiere attraverso sessioni in campo e tra il parco acquatico Tibidabo di Concesio (Bs).
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ECCO COSA DICONO ALCUNI GIOVANI PORTIERI E I LORO GENITORI DEL CENTRO DI ALLENAMENTO CRESCERE PORTIERE:
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Abbiamo intervistato il Giovane Portiere Andrea Sega e il Papà.
“Ho iniziato a frequentare il Centro di Allenamento per Giovani Portieri perché non giocavo e avevo bisogno di rimettermi in forma.
Mese dopo mese il lavoro fatto al Centro mi ha portato a migliorare prima come portiere e poi come persona.
Il risultato è stato che all’inizio dell’estate e dopo aver conquistato il mio posto da titolare in un nuova squadra, sono stato chiamato da diverse società tra cui la Fiorentina.
Oggi sono il portiere della squadra Under 15.”
Ecco cosa ci ha raccontato il papà di Andrea:
“Ho visto praticamente che mio figlio era arrivato al Centro molto abbattuto, che non capiva cosa davvero doveva fare.
In un anno l’ho visto cambiare e a crescere nella sua personalità divertendosi tantissimo.
E’ stato trattato come figlio e poi come atleta… Devo dire grazie a tutti i preparatori e al Centro di Allenamento Crescere Portiere.”
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Intervista ai Papà di Rosario e Simone.
Giuseppe Barresi: “Ho portato mio figlio qua perché con gli allenamenti della sua squadra non ho notato miglioramenti.
Dopo diversi mesi che sta lavorando con preparatori di Serie A è cresciuto molto sia dal punto di vista caratteriale sia tecnica.
E’ un’ottima scuola di educazione, di formazione e di preparazione davvero di Serie A.”
Turano Angelo: “Ho portato mio figlio per farlo migliorare…
Dopo diversi mesi Simone è cresciuto come ragazzo. E’ più sicuro di sè, è molto più sereno.
Insomma è diventato più uomo.
Sono molto fortunato per aver incontrato i preparatori di Crescere Portiere.
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Ciao, sono Andrea e ho 13 anni.
Frequento il Centro di Allenamento Crescere Portiere da due anni.
Mi piace molto il metodo di allenamento di tutti i preparatori perché grazie a loro quando vado in campo a fare le partite mi sento PIU’ SICURO e CONVINTO delle mie capacità.
La cosa più bella al Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE è che IMPARI DIVERTENDOTI.
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Se Anche Tuo Figlio Vuole Diventare Forte e Sicuro Come un Vero Numero 1…
… Allora Fallo Partecipare Subito ai CAMP ESTIVI di CRESCERE PORTIERE.
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In Più per i GENITORI c’è una CONVENZIONE SPECIALE
Infatti per chi partecipa abbiamo riservato delle promozioni particolari, così come se si vuole prenotare un soggiorno di famiglia per seguire il giovane portiere durante le giornate a Brescia, a pochi minuti dal meraviglioso scenario del Lago di Garda.
Basta solo inserire i dati qui sopra e parlare con il nostro staff.
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Ciao sono Alberto.
Frequento il Centro di Allenamento Crescere Portiere da 4 anni e mi piace il metodo di allenamento di tutti i preparatori.
Questi allenamenti mi hanno cambiato molto e mi hanno aiutato a migliorare.
I RISULTATI che ho ottenuto dopo 4 anni sono che mi SENTO PIU’ SICURO IN PORTA e non ho paura di giocare la domenica.
Mentre prima avevo dei problemi!
Sono molto felice di far parte del Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE.
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Ciao sono Fabio.
Partecipo al Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE per diventare un grande portiere come Buffon e gli altri grandi portieri.
Conosco Sergio e il suo metodo di allenamento che supportato dagli altri preparatori mi migliorano costantemente.
Mi diverto moltissimo quando mi alleno insieme a loro e cresco settimanalmente sia come personalità sia come portiere.
Consiglierei quindi a tutti i miei amici portieri di partecipare al Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE.
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Ciao sono il papà di Lorenzo.
Abbiamo deciso di far partecipare nostro figlio al Centro Crescere Portiere perché abbiamo visto come lavora Sergio con i ragazzi, e come è aiutato dai suoi collaboratori molto validi.
Da quando Lorenzo è nel Centro Crescere Portiere torna a casa sempre contento e vuole ritornarci perché vedo anch’io che il lavoro è ben fatto.
Lorenzo è un ragazzo del 2005 e gioca nella nuova Valsabbia e sono ormai 5 anni che fa il portiere.
I RISULTATI che ho visto dopo il lavoro con CRESCERE PORTIERE sono relativi innanzitutto alla personalità e ai movimenti tra i pali.
Non si preoccupa e non è timoroso!
E’ cresciuto molto anche nella tecnica e negli ultimi anni questo si è notato moltissimo.
Consigliere CRESCERE PORTIERE a tutti quei genitori che hanno un figlio portiere per aiutarli a sviluppare un’ottima personalità e una tecnica perfetta per gestire il ruolo del portiere.
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Ciao sono il papà di Mattia.
Mio figlio sta frequentando il Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE da circa due anni.
Lui è molto contento e da parte mia sto vedendo che sta crescendo molto bene nel carattere e nel modo di stare in porta.
E’ passato da uno stato di insicurezza anche fuori dal campo, abbiamo notato davvero una crescita esponenziale nel carattere.
Ho consigliato il Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE anche ad altri papà e amici di Mattia.
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Ciao sono il papà di Andrea.
Ho iscritto mio figlio Andrea già da diversi anni al Centro di Allenamento CRESCERE PORTIERE.
Ho visto in lui una crescita sia personale che come portiere.
La noti da un anno all’altro dopo la frequentazione del centro.
In porta è molto più sicuro e riesce a gestire con personalità tutto il reparto difensivo, ciò che in passato lo intimidiva un pò di più.
Consiglierei il centro di allenamento CRESCERE PORTIERE a tutti i genitori che hanno un figlio portiere e desiderano farlo diventare forte e sicuro come un vero numero 1.
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Se Anche Tuo Figlio Vuole Diventare Forte e Sicuro Come un Vero Numero 1…
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