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Qual è la paura più grande di un giovane portiere?

A causa del terrore di sbagliare è sempre attuale l’abbandono al calcio giocato di giovani portieri professionisti che non reggono alle pressioni e agli errori in partita.

Un altro giovane portiere dice basta al calcio giocato.

Si tratta di Ted Smith, giovane portiere inglese di 24 anni del Southend che a gennaio era inseguito dal Tottenham di Mourinho.

Per lui era pronta un’ascesa nel calcio vero dopo una carriera costellata di presenze nelle squadre giovanili della nazionale inglese.

Ma allora perché è arrivata questa decisione drastica?

La risposta è tutta qui nelle sue parole rilasciate durante un’intervista ad un quotidiano inglese:

Guarda subito il video qui sotto!

“Quando scendo in campo non sono più io. Ho paura di sbagliare.

Dopo una partita non presto attenzione a quello che ho fatto ma guardo subito i social media e vedo cosa dicono le persone.

Per il 90% delle volte non trovo nulla, ma se trovo due o tre commenti dopo una brutta partita, mi demoralizzo e questo mi influenza durante la settimana.

Vedo tutto nero, mi alleno male e arrivo alla partita con tanto stress e sbaglio qualcosa.

Sai ho provato di tutto, persino con uno psicologo dello sport ma questo allarme dentro di me non riesco proprio a spegnerlo.

In più, penso anche che ci sono altri giovani portieri in questa situazione e nessuno li sta aiutando.

Ora io lascio il calcio, lascio la paura di sbagliare, lo stress.”

Fare il portiere fa schifo, se non sai come farlo. Aggiungo io.

Chiaramente, il ruolo del portiere prevede una serie di caratteristiche che nessun altro ruolo richiede di possedere durante un’intera carriera.

Pertanto, è necessario formare e crescere il giovane portiere facendogli sperimentare:

  • cosa vuol dire sbagliare
  • come risolvere il problema
  • assaporare tutte le emozioni
  • trasformare le emozioni negative in forza, energia e spinta positiva
  • In più, la più importante di tutte, saper controllare gli stati d’animo, prima, durante e dopo una prestazione.

Questo per sviluppare piano piano un pensiero critico focalizzato a focalizzare i punti di forza personali, sportivi e come migliorare costantemente le aree un pò deboli sia a livello caratteriale sia tecnico.

Ciò detto, se agiamo con metodo per la crescita e la formazione del giovane portiere possiamo sostenerlo durante tutte le sue fasi di crescita.

Cioè da quando indossa per la prima volta la maglia numero uno, gioca tra i dilettanti, approda in campionati professionistici fino a quando diventa un adulto, un uomo.

Allora siamo davvero sicuri che in Ted passi la paura e lo stress?

La cosa interessante è che se prima non agisci da leader positivo fuori dal campo dove passi l’80% della tua giornata come puoi farlo tra i pali di una porta di calcio.

Naturalmente, sto dicendo che il giovane portiere inglese ha lasciato il calcio ma non la causa del suo malessere.

Tanto quanto Karius, ti ricordi il portiere del Liverpool diventato famoso per i suoi errori nella finale di Champions League contro il Real Madrid.

Notizia attuale, anche lui scaricato dalla sua nuova squadra dopo due stagioni pessime in campo e altalenanti nella vita fuori dal campo.

Chiaramente se vuoi dare a tuo figlio tutti gli strumenti utili per avere atteggiamenti e comportamenti positivi che supportano una struttura tecnica importante è tua responsabilità oggi trovare un metodo che allontani quanto è successo a Ted e a Karius.

In questo momento particolare è arrivato il momento di cercare qualcuno, un allenatore serio, capace nella crescita e formazione del giovane portiere per evitare da fargli perdere tempo.

Quel tempo prezioso per fare la differenza tra qualche mese, anno in campo e nella vita di tutti i giorni.

E’ una questione di scelta.

Scegliere se continuare a lasciarlo in balia degli eventi, lasciarlo a non far nulla, quindi a perdere tempo davanti ai video giochi, oppure seguire un metodo di sviluppo della leadership del giovane portiere.

Così nel momento in cui si riparte in campo tutti resteranno stupidi dei grandi passi in avanti che ha fatto a livello caratteriale e tecnico.

Gli altri genitori si avvicineranno a te e diranno: “Mah, è davvero tuo figlio quello? Complimenti!”.

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Ovvero il luogo in cui troverai l’allenamento e la formazione on demand per giovani portieri.

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Fuoco, Forza, Fede

Daniele Rolleri

Primo Esperto in Italia nello sviluppo della leadership del giovane portiere