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Gli effetti positivi dell’allenamento mentale per il giovane portiere

Il benessere mentale degli atleti professionisti è un aspetto che sta diventando sempre più discusso sui social media, non solo da professionisti del settore, ma anche dagli atleti stessi che si stanno liberando dell’imbarazzo che questa tematica può portare e stanno emergendo sempre di più per portare la loro testimonianza sulla questione. 

Il benessere mentale è un aspetto di rilevata importanza che permette all’atleta e alla squadra di raggiungere un benessere collettivo che porta poi al raggiungimento degli obiettivi comuni

Fin qui sarebbe tutto perfetto se non ci fosse un grave problema che ostacola il raggiungimento di questi obbiettivi…. LA DISINFORMAZIONE COLLETTIVA SULLA TEMATICA.

É infatti noto che la maggior parte delle persone credono che affidarsi ad un formatore professionista che affronta tematiche di carattere mentale sia una cosa negativa, che bisogna necessariamente presentare delle evidenti difficoltà per potersi affidare ad un esperto, aggravando così la situazione e trascinando dietro di sé piccole questioni che possono ingigantirsi e sfociare in ostacoli che saranno poi più grandi da scavalcare. 

Di fatto a me capita spesso che arrivano genitori dei giovani portieri dai 14/15 anni in su, che vogliono che li segua attraverso un allenamento mentale per risolvere problematiche che se fossero state trattate negli anni precedenti, oggi sarebbero superate con facilità. 

Quando allora è utile iniziare con l’allenamento mentale per il giovane portiere?

L’obiettivo dell’allenamento mentale del giovane portiere è appunto quello di rendere consapevole il bambino di quali sono le sue abilità caratteriali che gli permettono di esprimere tutte le sue potenzialità durante la partita e lo svolgimento della vita di tutti i giorni, a scuola, con gli amici e in famiglia.  

Il giovane portiere, sin dai suoi primi anni di scoperta del ruolo (6-11 anni) può aver bisogno di essere affiancato da un formatore professionale  per diventare un leader a tutti gli effetti, non solo in campo ma anche nella quotidianità. Naturalmente può essere seguito passo dopo passo, con lavori pratici che toccano e  interventi specifici e mirati in base alla sua tenera età e alla sua situazione personale e sportiva. 

La cosa importante sulla quale devi porre molta attenzione è che là fuori, se vai in Google e cerchi dei mental coach o degli psicologi dello sport generici, troverai non professionisti specializzati nel ruolo del portiere, ma operatori che utilizzano degli strumenti standard per qualsiasi tipo di atleta e sport. 

E’ opportuno dunque trovare un esperto nell’allenamento mentale per il giovane portiere, che lavora ogni anno con centinaia e centinaia di ragazzi per incrementare il loro talento personale e sportivo ma soprattutto per dare loro degli strumenti pratici per: 

  • gestire le proprie emozioni a scuola, in casa, con gli amici e in campo
  • acquisire più consapevolezza di sé stesso
  • incrementare la sua autostima
  • sviluppare una leadership e un carattere d’acciaio

Se lo trovi e darai modo a tuo figlio di essere affiancato durante i suoi anni d’oro di apprendimento, allora avrai tra qualche anno un ometto che: 

  • girerà tra le mura di casa sicuro di sé
  • diventerà consapevole degli obiettivi personali e sportivi
  • camminerà da solo con le proprie gambe, affrontando con coraggio e sicurezza tutte le sfide che gli metterà davanti la vita. 

Se tu genitore sei consapevole dell’importanza dell’aspetto mentale per tuo figlio giovane portiere e vuoi conoscere tutti i segreti e gli strumenti del Metodo Crescere Portiere, allora chiama il mio staff al 3505205325 che ti darà tutte le informazioni necessarie. 

Fuoco, Forza, Fede

Daniele Rolleri

Primo Esperto in Italia nello sviluppo della leadership del giovane portiere