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I Mental Coach non Funzionano sui Giovani Portieri?

Sei mai stato in quella situazione? Tuo figlio torna a casa dopo una partita, magari deluso perché ha sbagliato un’uscita o non ha svolto correttamente una giocata con i piedi. E tu, da genitore, senti il bisogno di rassicurarlo… ma le parole non sembrano mai abbastanza:

“Fa niente”, gli dici.

Ma dentro di te sai che quel “fa niente” non basta a spegnere la frustrazione, la vergogna e il risentimento che lo accompagnano.

Un errore in porta non è solo un errore: è il giudizio del pubblico, del mister, dei compagni e di sé stessi. Quella pressione si trasforma in ansia, e quell’ansia, se non gestita, rischia di diventare insicurezza. 
Molti genitori credono che la soluzione sia lasciare che il tempo sistemi tutto. “Un giorno crescerà e capirà da solo,” dicono. Ma intanto, tuo figlio rimane lì, a lottare con emozioni che non sa come gestire… e tu ti chiedi: “esiste una soluzione”?

La pressione che tuo figlio vive non è un concetto astratto. È reale, palpabile. 

Ti hanno detto che è normale, che crescendo imparerà. Ma cosa succede nel frattempo? Si porta dietro quella sensazione di fallimento, che magari lo frena in altre situazioni. E tu, che vorresti fare di più, sei bloccato perché ti dicono che non esistono soluzioni reali a problemi di questo genere, anche perché “il Mental Coaching sui bambini non funziona…”

Ma è davvero così?
Dammi un minuto e ti spiegherò tutto!

Cosa Dice la Scienza sull’Allenamento Mentale per Giovani Portieri?

Ecco la buona notizia: i Giovani Portieri possono imparare a gestire queste emozioni, e non serve aspettare anni. La scienza parla chiaro: l’allenamento mentale non solo funziona, ma è particolarmente efficace se applicato fin dalla giovane età, e ora ti darò alcune fonti che lo confermano.

Uno studio pubblicato nel Journal of Applied Sport Psychology ha dimostrato che bambini dai 6 ai 12 anni possono sviluppare competenze come la visualizzazione positiva e il controllo emotivo, elementi chiave dell’allenamento mentale; Il European Journal of Sport Science ha rilevato che programmi di mental coaching strutturati riducono l’ansia da prestazione, migliorando concentrazione e fiducia in sé stessi.

E non finisce qui. 

In Francia, il progetto “Athlete-Mind” ha evidenziato che i bambini che seguono percorsi di mental coaching non solo eccellono nello sport, ma anche a scuola e nella vita di tutti i giorni; sviluppano resilienza, autostima e capacità di affrontare sfide, qualità che li accompagneranno per sempre.

E ancora, anche davanti alle ricerche e alle evidenze, ci sono persone che rifiutano di considerare l’importanza dell’allenamento mentale.

Alcuni propongono più ore di allenamento tecnico. “Il problema è la tecnica”, dicono; quindi dimmi, se tuo figlio diventa tecnicamente più forte non sbaglierà più? È davvero migliorare tecnicamente che gli permetterà di sentirsi più sicuro di sé?

Beh, ma tutti siamo umani e prima o poi tutti sbagliamo.

Puoi farlo allenare tecnicamente quanto vuoi, ma se tuo figlio non crede in sé stesso e non sviluppa una propria resilienza, quella tecnica non sarà mai sufficiente per contrastare le proprie emozioni negative e le pressioni del ruolo.

Altri, invece, usano approcci tradizionali di mental coaching, pensati per gli adulti. Tecniche troppo complesse, poco pratiche, che non riescono a parlare il linguaggio di un bambino.
E poi c’è chi suggerisce di aspettare, come se il tempo fosse l’unica cura. Ma quanto tempo puoi permetterti di aspettare?

È tua responsabilità trovare là fuori un Approccio Creato per i Giovani Portieri

Quello che è necessario è trovare là fuori un metodo che non sia generico, ma che sia fatto ad hoc per la formazione di un Giovane Portiere.

Un articolo pubblicato dal Child Development Journal sottolinea che i bambini apprendono meglio quando le tecniche sono presentate in maniera semplice e interattiva.
L’allenamento mentale infatti, quando adattato alle esigenze dei giovani portieri, si basa su attività ludiche, esempi pratici e strategie che parlano il loro linguaggio. Ad esempio, insegnare a un giovane portiere a visualizzare un momento di successo, come una bella parata o un passaggio riuscito, lo aiuta a sviluppare fiducia nelle sue capacità.

Un altro esempio è il gioco, uno strumento potentissimo per introdurre concetti come il lavoro di squadra, la concentrazione e la gestione dello stress.
Durante i miei eventi infatti, non parlo mai di concetti astratti. Lavoriamo con esercizi, visualizzazioni e attività ludiche sia in campo che in aula, il tutto adattato all’età di tuo figlio e al suo ruolo in campo.

Lo aiutiamo a trasformare la pressione in armonia. Gli diamo strumenti per affrontare l’errore e superarlo. Non ci limitiamo a insegnare a giocare: gli insegniamo a credere in sé stesso. Perché un giovane portiere sicuro non è solo un atleta migliore, ma un ragazzo più forte, capace di affrontare ogni sfida nella sua area e sul duro cammino della vita. 


Benefici Pratici nel Lungo Periodo

Investire nell’allenamento mentale fin dall’infanzia produce risultati che vanno oltre il campo sportivo, migliorandoli anche sotto l’aspetto umano.

Studi longitudinali condotti in Francia e Germania dimostrano che i giovani portieri che hanno seguito percorsi di allenamento mentale non solo migliorano le loro prestazioni, ma sviluppano anche competenze fondamentali per la vita come l’autodisciplina, la resilienza e la capacità di affrontare situazioni difficili.

In Francia, ad esempio, il progetto “Athlete-Mind”, finanziato dal Ministero dello Sport, ha evidenziato come i bambini che seguono programmi per allenare la propria mente ottengono migliori risultati accademici, abbiano una maggiore autostima e siano più propensi a mantenere uno stile di vita sano.

Quindi quanto tempo puoi aspettare? E soprattutto… aspettare è davvero la scelta migliore?

Allora provi a cercare in giro, navigare in Internet e trovi mental coach che pensi che siano la soluzione. Ma ti stai imbattendo in soluzioni standard che vengono utilizzate per tutti gli sportivi e per tutti gli sport. Quello che manca è una specializzazione e un focus specifico nel ruolo del portiere e soprattutto al giovane portiere.

Quindi ora, rimettiti alla ricerca di un allenatore mentale per il giovane portiere.

Chiedi in giro, cerca internet.

Ma se anche tu vuoi che tuo figlio abbia gli stessi benefici non puoi aspettare, il momento di agire è ora: non affidarti a dei metodi generici e includenti e non sperare che il tempo risolva tutto. Dai a tuo figlio l’opportunità di crescere non solo come portiere, ma come persona.

Contatta il mio staff al 3505205325 per scoprire i prossimi eventi e le sessioni di allenamento mentale private che permettono a tuo figlio di raggiungere gli obiettivi personali e sportivi che tanto desidera. 

Il primo passo verso il futuro di tuo figlio è una decisione che puoi prendere oggi.

Fuoco, Forza, Fede.

Daniele Rolleri

Il primo esperto in Italia nell’allenamento mentale per il giovane portiere.